Tra la terra e il cielo
Lombalgia: quel dolore che nasce nel centro della nostra struttura è un grido di emozioni bloccate e rigidità. Liberiamole con la riflessologia plantare
A tutti è capitato, almeno una volta nella vita e in maniera più o meno intensa, di provare quel dolore fastidioso alla parte bassa della schiena. Le scorrette posture sui banchi di scuola o dietro le scrivanie d’ufficio; l’eccessiva sedentarietà; i lavori che costringono a rimanere troppo tempo seduti o, al contrario, troppo in piedi; i modi inopportuni di sollevare pesi; le rigidità muscolari e osteoarticolari da mancanza di attività fisica o da trauma; le cattive abitudini nel flettersi e nel rialzarsi, sono solo una parte dei fattori che scatenano l’insorgere della lombalgia. Se consideriamo il corpo umano come il nostro grande albero della vita con le radici-piedi-gambe che ci guidano nel movimento e nella sosta; il tronco-torace che sostiene l’intera struttura spingendosi fino ai rami-testa-pensieri che ci fanno fiorire e ci rendono i frutti, possiamo dunque constatare che la zona lombare è la base del nostro asse ed è situata esattamente al centro, a metà strada tra la terra e il cielo. È facile intuire che è la sua stessa posizione a definirla come punto di equilibrio, come importante crocevia dove convergono molte strade e pertanto potrebbero formarsi ingorghi. Addentriamoci ancora più nello specifico elencando i possibili disagi e stati emotivi bloccati da cui la lombalgia potrebbe avere origine.
1.Eccessivo senso del dovere
Ci sono persone che, sia per situazioni vissute sia per tendenze caratteriali, si esprimono con un eccessivo senso del dovere. Questo sovraccarico di responsabilità negli ambiti familiari e lavorativi può portare alla lunga ad accumulare rigidità e tensioni nella zona lombare, considerata appunto il sostegno della nostra struttura. La lombalgia dunque arriva per insegnarci ad allentare la presa, a gestire la propria autonomia verso un’auto-responsabilità, evitando di farsi carico anche di quelle altrui.
2. Incapacità di dire no
Quante volte ci siamo trovati in questa situazione? Quante volte vorremmo dire no e immancabilmente non riusciamo? C’è sicuramente uno spiccato spirito altruistico che alimenta questa incapacità, e va benissimo, ma attenzione a non esagerare. Quando concedere il sì agli altri equivale a dire no a noi stessi si innesca il meccanismo che porta ad un deficit nei nostri confronti. Spesso non si conoscono i propri limiti e le proprie risorse e così accade che si superano i propri confini in modo inappropriato e si elargiscono energie a destra e a manca, perdendole però. Il “sacrificio” non dovrebbe mai intaccare il nostro benessere psicofisico! In questo caso la lombalgia aiuta a conoscersi meglio e a rispettarsi nella propria integrità, ma soprattutto a liberarsi dai sensi di colpa verso gli altri, peraltro provati senza alcun fondamento.
3. Quando l’eros va in letargo
Il tratto lombo-sacrale è anche il luogo degli istinti, sede appunto degli organi sessuali e riproduttivi. Spesso l’eccessivo sforzo nel vivere di impegni, di doveri, di occupazioni, porta decisamente a trascurare l’aspetto del piacere, dello svago, del divertimento. E anche la vita erotica viene messa da parte, magari per controllare emozioni e impulsi che non si accettano, oppure per una visione moralistica dell’eros e per paura di far nascere fantasie e pulsioni considerate pericolose. L’energia sessuale bloccata porta dunque alla luce conflitti interiori e la lombalgia può consegnare il messaggio di vivere con più naturalezza e con meno censure, anche nell’ambito dell’attività sessuale.
4. La sindrome del super-eroe
Colpisce nella stessa misura sia uomini sia donne. Si tratta di persone che, nell’affrontare la vita e sostenere le difficoltà, adottano sempre lo stesso comportamento, basato sulla resistenza e sulla sopportazione. Hanno spalle così larghe da poter sollevare il mondo intero fino al punto di caricarsi anche i pesi emotivi degli altri. In realtà il bisogno di essere “tutto d’un pezzo” nasconde la necessità di ricercare un appoggio sicuro. In questo caso la lombalgia dona la possibilità di fermarsi, di mettere in equilibrio la propria umiltà, modificando l’atteggiamento che fa sentire alternativamente il senso di onnipotenza e quello di impotenza.
5. Dall’inflessibilità all’elasticità
La tendenza a trattenere emozioni per poterle sempre gestire e tenere a bada è sicuramente tipica di chi presenta un tratto del carattere inflessibile. Questa rigidità spesso si evidenzia nella zona lombare che, paradossalmente, sarebbe la più flessibile rispetto al resto della colonna vertebrale. Occorre riacquisire l’elasticità nel movimento e nella vita, comprendendo che piegarsi agli eventi non significa perdere, casomai accettare la lezione da apprendere che arriva sempre per migliorarci. È la capacità di adattamento un altro importante segnale della lombalgia, perché vivendo senza opporsi bensì accogliendo le situazioni che si susseguono progressivamente, si ottiene un assetto unitario più integro e fluido, sia strutturalmente sia emotivamente.
LA RIFLESSOLOGIA PLANTARE
È uno dei metodi di cura più completi e incisivi per guarire la lombalgia. Si tratta di una tecnica manuale che prevede uno specifico massaggio ai piedi, usando diverse tattilità e pressioni. Nel piede è riproposto l’intero organismo, i recettori nervosi presenti vengono stimolati dal tocco nelle zone riflesse e mandano l’impulso al cervello, attivando le corrispondenti funzioni dell’organismo. È adatta a tutti, anche ai bambini. Risposte risolutive grazie al trattamento si sono riscontrate proprio in casi di algie articolari e alla colonna vertebrale; in ogni caso il massaggio riflessologico trova larga applicazione per risolvere mal di testa, raffreddori e sinusiti, allergie varie, disturbi del ciclo mestruale e disturbi digestivi come gastrite, meteorismo, stitichezza. Sono numerosi i vantaggi procurati dal massaggio al piede, in questa sede valutiamo quelli più importanti legati alla lombalgia:
Non è invasivo e doloroso
Non viene toccata la parte dolente
Riequilibra il corpo sia energeticamente che funzionalmente, base per la salute e il benessere
È un trattamento olistico, ovvero considera la globalità dell’organismo e non solamente la parte in questione, dunque è più completo
Stimola tutte le funzioni vitali attraverso le terminazioni nervose che arrivano al piede
Abbassa notevolmente il livello di stress promuovendo una condizione di maggior relax.
Di grande beneficio dunque la riflessologia plantare nella cura della lombalgia, ma per la guarigione definitiva occorre la sinergia con l’impegno e la volontà dell’individuo ad andare verso un nuovo atteggiamento. Arrendersi all’evidenza significa ammettere il proprio lato umano, fatto anche di debolezze e fragilità; abbandonarsi e lasciarsi andare vuol dire accettarle e prenderne realmente coscienza. È sempre la cedevolezza protagonista nella trasformazione dei punti deboli in forza rinnovata. E noi tutti ci muoviamo in questo equilibrio dinamico, un continuo cambiamento che ci insegna a recuperare l’adattabilità alla vita, a volte camminando con i piedi ben piantati a terra e altre volte volando con i sogni e l’immaginazione che si liberano in alto verso il cielo, sicuri e leggeri nel nostro centro di gravità permanente.