Il magico potere di pietre e cristalli - 1^ parte

Sin dalla notte dei tempi pietre e cristalli hanno rappresentato un metodo di cura naturale, utilizzati dai sommi sacerdoti nei templi e dagli sciamani guaritori nelle civiltà primitive. Diffusi in tutte le culture, da Atlantide agli antichi Egizi, da Greci e Romani ai Maya e agli Indiani d’America, da Tibetani all’antica Cina, insomma da Oriente a Occidente hanno sempre trovato largo impiego sia nella guarigione psicofisica sia come amuleti per proteggersi da eventi sfortunati o da spiriti maligni.

Anche nei tempi moderni il loro potere energetico è protagonista, soprattutto nel settore della tecnologia avanzata, si pensi ai cristalli di quarzo nelle pile di orologi, nei computer, nella strumentazione di apparecchi elettronici, oppure ai cristalli di rubino presenti nei laser della moderna chirurgia. A partire dagli anni '60 con l’avvento della New Age, il movimento nato in California che spinge verso il ritorno a valori più spirituali dopo un periodo vissuto nel materialismo più estremo, è ricomparsa la conoscenza più tradizionale dei cristalli, impiegati anche per scopi terapeutici grazie alla rimessa in voga della Cristalloterapia.

Ci addentriamo ora nella scoperta delle loro caratteristiche e della loro originalità.

AZIONE

L’azione benefica di pietre e cristalli fonda le sue radici nel fatto che tutti i corpi possiedono un particolare campo elettromagnetico che regola le reazioni chimiche cellulari, e quando si verificano distorsioni in questo campo si manifestano problemi fisici o psichici. Ogni fenomeno naturale ha come conseguenza l’emissione o l’assorbimento di energia. L’essere umano riesce ad assorbire e ad emettere le energie attraverso i Chakra (ruote, vortici) presenti in particolari punti del corpo che fungono da porte d’accesso per la corrente vitale. I principali Chakra sono sette e sono posizionati lungo la colonna vertebrale partendo dal coccige fino alla testa; sono collegati a organi e ghiandole, con particolari funzioni sia a livello emotivo che psichico e spirituale. La Cristalloterapia cura in profondità andando ad interessare i corpi sottili di cui il corpo fisico è la materializzazione,  considerando non solo gli aspetti anatomo-biologici ma anche quelli mentali-spirituali, ovvero corpo e anima. Infatti anche le emozioni emanano vibrazioni con frequenze specifiche, così si individua l’aspetto alterato e lo si corregge mandando l’informazione giusta attraverso il posizionamento del cristallo sulla parte da trattare. La scelta dei cristalli viene fatta in base al tipo di disagio rilevato, ogni cristallo ha specifiche proprietà idonee a ricalibrare l’aspetto energetico in blocco, in carenza o in eccesso, in questo modo l’energia vitale del paziente torna a fluire correttamente e tutto viene riportato all’equilibrio iniziale.

Ci sono dei passaggi importanti da seguire per potenziare le loro proprietà ottenendo così il massimo risultato e sono la purificazione, l’attivazione e la programmazione.

PURIFICAZIONE

Dopo l'acquisto di pietre o cristalli, per prima cosa è necessario purificarli, questo perché potrebbero aver assorbito altre energie nei vari passaggi prima di giungere nelle nostre mani. Il procedimento di purificazione più semplice e comodo è attraverso l'acqua corrente: si sciacquano sotto il getto, uno ad uno, oppure si lasciano per un'ora in una bacinella precedentemente riempita con acqua e con una manciata di sale fino o grosso. Un altro metodo altrettanto efficace è l'incenso: si brucia un bastoncino e si cospargono i cristalli del suo fumo. Anche le druse (agglomerati di ametista o di quarzo) hanno un effetto purificatore: occorre lasciare le pietre sulla drusa per un'ora. Infine si possono ripulire i cristalli semplicemente tenendoli tra le mani grazie all'energia Reiki o al Prana per chi avesse attivato i livelli o chi avesse già dimestichezza con certe terapie vibrazionali. In questi modi i nostri cristalli ritornano al loro stato vergine, pronti per collaborare con noi in totale naturalezza.

ATTIVAZIONE

Il processo di attivazione è altrettanto importante poiché serve a potenziare l'energia originaria dei cristalli, riconnettendoli con le loro forze. Occorre caricarli di luce solare e lunare, esponendoli al sole per un'ora o alla luna piena o in fase crescente per una notte. Le pietre hanno bisogno anche di energie telluriche, dunque è bene ogni tanto lasciarli nella terra per un'ora. Altri agenti atmosferici, come pioggia, neve, vento, fulmini e tuoni riescono ad attivare altre proprietà di pietre e cristalli, pertanto occorre ricordarsi di esporli anche solo per pochi minuti quando si verificano questi fenomeni. Si precisa che l'effetto sarà sicuramente amplificato se le procedure suggerite verranno svolte direttamente nella natura: il mare, il fiume e i boschi in montagna regaleranno ai nostri cristalli una quantità più ampia e pura di energia!

PROGRAMMAZIONE

Se lo si desidera è possibile programmare i cristalli con un preciso intento benevolo. Si consiglia di usare parole semplici e chiare per esempio amore, salute, pace, armonia, gioia, guarigione, prosperità, energia etc., dunque si procede tenendo il cristallo tra l'indice e il pollice della mano destra per i destrimani, di quella sinistra per i mancini e, dopo alcuni respiri in attenzione consapevole per trovare la centratura, si proietta mentalmente la parola o l'immagine scelta per la programmazione. Oppure, sempre in uno stato di rilassamento e presenza, si visualizza di entrare nel cristallo e di vedere una lavagna sulla quale si accendono, una ad una, le lettere della parola del nostro intento, a quel punto si immagina di uscire dal cristallo, si eseguono tre respirazioni profonde e si riaprono gli occhi. Più c'è chiarezza, fiducia e forte motivazione nell'esprimere questa volontà, più i cristalli svolgeranno al meglio il loro compito.

Si suggerisce di ripetere ciclicamente le fasi di purificazione, attivazione e programmazione, per mantenere sempre intense le loro vibrazioni. Quando si rompe una pietra o un cristallo significa che il loro lavoro è compiuto e, in linea generale, non possono essere più riutilizzati bensì è necessario restituirli alla terra, seguendo il loro ciclo vitale naturale.

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